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L'Oca
Fifì
Nel giardino della casa di campagna, i due contadini si occupavano di mantenere in ordine un piccolo orto e un pollaio che ospitava anche tre oche messe a guardia delle galline contro le volpi. Tra queste oche ce ne era una molto molto vecchia, nessuno sapeva quanti anni avesse né da dove venisse, l’oca aveva la sua casa sotto un piccolo albero di “ciciule” (Giuggiolo). La famiglia le era molto affezionata anche se lei era davvero cattiva, i tre bambini non potevano uscire in giardino senza che lei li inseguisse e beccasse loro le caviglie e non appena l’oca vedeva qualcuno allontanarsi dalla casa o entrare dal grande cancello subito correva veloce rincorrendo tutti e gridando “fiiiiifiiiii”. Fu per questo motivo che prese il nome di “Oca Fifì”. La vecchia oca era la signora del giardino, controllava sempre tutto, era la protettrice del pollaio e la capa del suo stormo. L’oca Fifì continuò a vivere a lungo finché una mattina di Natale i tre bambini, ormai diventati grandi, uscirono in giardino per salutare tutti gli animali del pollaio come facevano ogni giorno, ma la vecchia oca Fifì era sparita. I bambini avvisarono subito i genitori e i due fidati contadini e iniziarono a cercare l’oca Fifì per giorni e giorni ma nessuno la trovò mai più. Forse la vecchia oca Fifì era tornata da dove era venuta oppure era andata in cerca di un’altra casa con dei bambini a cui beccare le caviglie e gridare “fiiiifiiii”