La capostipite della famiglia era la nonna Giuggiola (chiamata così per l’albero dove viveva Fifì) che a Bari era conosciuta come “Joanne de la farin” per la sua innata bravura ad impastare. Un giorno la nonna Giuggiola decise che da quel momento in poi tutte le nate femmine della famiglia avrebbero dovuto avere un nome che iniziasse con la lettera “A”, fu così che la tradizione della farina e della buona cucina si trasmise alle sue figlie, alle nipoti e alle pronipoti.

Annamaria ha ereditato dalla bisnonna il segreto della farina ed è per questo che le sue focacce sono tanto gustose. Le donne della famiglia hanno imparato a parlare usando mestoli e padelle, è un lessico tutto nostro quello della farina e da oggi potrete anche voi provare a svelare il segreto di queste bellissime e fantasiose donne.